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costanza e malù

Conosci la nostra veterinaria nutrizionista online

Sempre pronta ad aiutarti, non c'è domanda a cui non sappia rispondere se si tratta della nutrizione del tuo amico peloso. Conosciamo la Dottoressa Costanza Delsante.

greta autrice di amusi magazine
Pubblicato da Greta Tesini, il 29/11/2021
Aggiornato il 29/03/2022
dottoressa costanza delsante
Con il contributo di Costanza Delsante
5 minuti
News
Nutrizione

In questo articolo:
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In amusi è lei che si occupa delle consulenze veterinarie pre e post acquisto e grazie a lei l’alimentazione del tuo cane non avrà più segreti!

Chi è Costanza Delsante

La storia di Costanza è come un sogno diventato realtà.
Il suo desiderio, fin da piccola, è sempre stato quello di fare la veterinaria. L’amore per gli animali e la loro compagnia, infatti, la accompagnano da tutta la vita. Nata e cresciuta in campagna, in mezzo alla natura, la sua infanzia è stata costellata dalla presenza di cani, gatti, e cavalli. Inevitabile dunque innamorarsi di loro. All’età di 6 anni scopre la passione per l’equitazione, uno sport che la accompagnerà fino alla maggiore età e che le lascerà dentro un amore incondizionato per i cavalli.

La prima lezione di medicina veterinaria della sua vita?

Me l’hanno impartita i miei genitori. Da loro ho imparato il rispetto e l'amore verso ogni forma di vita. La mia mamma mi ha sempre aiutato a salvare qualsiasi animale in difficoltà: uccellini caduti dal nido, rapaci con le ali rotte, ricci, lepri… Una volta abbiamo persino salvato un agnellino che si era perso dal gregge.

La scelta dell'Università era dunque già scritta. Inizia i suoi studi a Teramo per poi trasferirsi e conseguire la laurea in Scienze Mediche Veterinarie all’Università di Bologna. La sua compagna di studi più diligente? La sua cagnolina Malù, che fra le altre cose ha contribuito alla ricerca per lo studio della sua tesi. Attualmente frequenta un dottorato di ricerca (PhD) in Nutrizione e Dietetica Clinica presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell'Università di Bologna.

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Il suo prezioso contributo in amusi

In amusi si occupa del supporto e della consulenza nutrizionale ai clienti. Il suo interesse per la nutrizione si è concretizzato durante i primi anni dell’Università e le ragioni che l’hanno spinta verso questo campo sono molto semplici e chiare:

Poter soddisfare il bisogno di alimentarsi è una delle cinque libertà su cui si basa il benessere animale. La nutrizione è il primo gesto d'amore che si fa verso un altro essere vivente, fin dai suoi primi momenti di vita. Per questo mi sono avvicinata alla nutrizione.

Ma quali sono i vantaggi di avere sempre a disposizione un veterinario nutrizionista per il proprio cane? Soprattutto nel caso in cui il tuo cucciolone soffra di qualche patologia o abbia malattie particolari, essere affiancato dall’esperienza di un medico veterinario può davvero fare la differenza per la salubrità della sua dieta. Inoltre la Dott.ssa Delsante saprà sempre consigliarti gli alimenti e le quantità ideali per il tuo cane.

Quattro chiacchiere con la Dottoressa

Le abbiamo chiesto quali sono alcune delle domande più frequenti che le rivolgono i padroni di cani. Ecco le sue risposte.

Quanti pasti devo somministrare al mio cane giornalmente?

La razione giornaliera di un cane dovrebbe essere suddivisa in almeno due pasti, di simile volume, a distanza di circa 8-12 ore l’uno dall’altro. La somministrazione dei pasti deve ovviamente essere programmata in base alle abitudini e alle possibilità del proprietario, pertanto se ve ne è possibilità, è possibile aumentare il numero di pasti giornalieri. La suddivisione della razione in più pasti favorisce inoltre il mantenimento di un peso corporeo adeguato, poiché migliora la sensibilità insulinica e comporta un dispendio energetico dovuto ai processi digestivi e metabolici. Ciò che assolutamente bisogna evitare, è la somministrazione di un unico pasto giornaliero molto voluminoso poiché questo predispone, soprattutto nei cani di grossa taglia, ad una patologia grave e spesso fatale, la dilatazione e torsione gastrica.

Cosa fare con le vecchie crocchette se devo effettuare un cambio di alimentazione?

Le vecchie crocchette possono essere utilizzate nella fase di transizione da una dieta all’altra. Infatti, quando si decide di cambiare la dieta, è opportuno effettuare il passaggio dal vecchio alimento commerciale al nuovo, in modo graduale, riducendo progressivamente il nuovo alimento ed aumentando le dosi di quello nuovo, nell’arco di circa 5 giorni. È possibile ad esempio, seguire uno schema di questo tipo:

  • Giorno 1: 80% dieta vecchia + 20% dieta nuova
  • Giorno 2: 60% dieta vecchia + 40% dieta nuova
  • Giorno 3: 40% dieta vecchia + 60% dieta nuova
  • Giorno 4: 20% dieta vecchia + 80% dieta nuova
  • Giorno 5: 0% dieta vecchia + 100% dieta nuova

La gradualità nel cambio di dieta permette all’intestino del cane di abituarsi al nuovo alimento, abbassando il rischio di insorgenza di disturbi gastrointestinali, che potrebbero presentarsi, al contrario, con passaggi troppo repentini da una dieta all’altra. Puoi approfondire l'argomento nell'articolo su "Come cambiare le crocchette al cane".

Perché il mio cane ha perso l'appetito?

Esistono stati patologici che inducono un calo o una completa mancanza dell’appetito fino a portare il cane a non mangiare. Esclusi questi casi, anche un animale completamente sano potrebbe presentare un calo di appetito, magari nei confronti di alimenti che ha sempre mangiato. Questa evenienza è più frequente nei cani di piccola taglia e non di rado il comportamento è assecondato dai proprietari più facilmente propensi ad assecondare le richieste dell’animale, concedendogli qualche vizio (la spolverata di parmigiano sulle crocchette per cani è un classico esempio). È vero che un digiuno prolungato è da evitare, ma assecondare i capricci dell’animale, può far entrare il proprietario in un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Quando si nota un calo di appetito, la cosa più probabile è che l’alimento proposto non sia gradito all’animale. L’appetibilità della dieta gioca un ruolo di primaria importanza e può essere influenzata, ad esempio, anche dalla freschezza dell’alimento (crocchette conservate in modo scorretto potrebbero non aver conservato tutte le caratteristiche organolettiche e gli aroma originali). È infine importante considerare che vi possono essere numerosi fattori che entrano in gioco, ad esempio la concomitanza di eventi stressanti, come cambiamenti di ambiente o la sostituzione della ciotola. Anche le alte temperature estive possono influire sull’appetito.

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È vero che è meglio somministrare acqua minerale "in bottiglia" ed evitare l'acqua del rubinetto, per prevenire la formazione di calcoli urinari?

È credenza che l’acqua del rubinetto, a causa del contenuto di calcare, possa predisporre il cane a sviluppare calcoli del tratto urinario. In realtà questa credenza è infondata, in quanto non tutti i tipi di calcoli contengono calcio e, inoltre, la quantità di calcio contenuta nell’acqua del rubinetto è generalmente ridotta. Pertanto, ciò che è veramente efficace nell’abbassare il rischio di recidiva di un determinato tipo di calcoli, è la scelta dell’alimento adatto a prevenirne la formazione. È bene preoccuparsi piuttosto che l’acqua somministrata al cane sia sempre fresca e pulita.

Ti piacerebbe prenotare una consulenza gratuita con la Dott.ssa Costanza Delsante? Ci puoi contattare scrivendo una mail a supporto@amusi.it o chiamarci al numero 02 9475 2163.

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